Ormai da quasi un anno sto utilizzando il nuovo Surface Pro 7 per lavoro, quasi sempre in configurazione workstation quindi collegato a monitor, tastiera e mouse esterni. In mobilità la cover/tastiera in Alcantara ne consente un uso paragonabile a quello di un classico notebook.
Tuttavia esistono una serie di scenari intermedi, dove può aver senso sfruttare il Surface come un classico (seppur ben carrozzato) tablet da 12’’ ed è qui che – secondo il mio parere personale – escono alcuni limiti: il primo è inevitabilmente il peso, mentre il secondo è la pessima usabilità con le dita.
Nonostante stiamo parlando di hardware Microsoft su Windows 10 nativo, la reattività del sistema operativo nell’utilizzo con il touch è a dir poco imbarazzante. I clic sono imprecisi e la velocità di risposta ai comandi è complessivamente scarsa, ma il problema principale rimane appunto quello della imprecisione nella fase di input.
Per un lungo periodo ho tenuto d’occhio la Surface Pen, il cui prezzo oscilla dagli 80 ai 120 euro in base all’offerta del momento ed alla colorazione. Avendo io la cover color Borgogna, avrei voluto quella in tinta che – insieme a quella rossa – è anche la più costosa. Così dopo aver fatto un po’ di ricerche e aver letto qualche recensione sui prodotti compatibili, mi sono orientato su questa Renaisser.
Specifiche:
- 4096 livelli di pressione
- Ricarica micro USB
- Lavora con tutti i dispositivi Windows 10 touch
- Circa 50 ore di attività con 20 min di ricarica
Confezione, dotazione e materiali
La penna arriva in una confezione di cartoncino molto semplice e all’interno vede – oltre naturalmente alla smart pen – un cavetto di ricarica USB e due “punte” di ricambio. Queste ultime sono però una versione più basica di quella installata di primo equipaggiamento, ma per la cifra di trentacinque euro non ci si può certo lamentare.
Il corpo della penna è in alluminio “aeronautico” anodizzato con sezione a D che ne permette una buona stabilità quando appoggiata su superfici non piane (non rotola in giro) e soprattutto permette un aggancio solido alla scocca del Surface. Nel complesso la sensazione è di buona qualità, seppur tra le mani sia piuttosto sottile e relativamente scivolosa, problema questo che in realtà affligge anche la Surface Pen originale che non presenta una gommatura nella zona della presa.
Il lato piatto della Raphael 520 si accoppia perfettamente con il bordo sinistro del Surface e permette di portarsi in giro questa Renaisser con una discreta serenità, in quanto la presa magnetica è piuttosto salda.
Utilizzo pratico e funzionalità
Come detto, la penna è comoda da usare seppur leggermente scivolosa, ma basta un po’ di pratica per iniziare a lavorare in modo decisamente migliore rispetto a quanto permesso dalle dita. La precisione del puntatore è buona sia nella navigazione in Windows sia negli utilizzi di tipo grafico (fotoritocco, disegno etc.) e anche l’utilizzo del tasto presente sul corpo è piuttosto comodo.
Il tasto fisico presenta due opzioni principali, la prima è quella di clic destro, mentre la seconda funziona come “cancella” e in realtà si utilizza più che altro in contesti di tipo grafico. Il posizionamento è buono e permette una pressione ergonomica in corrispondenza del polpastrello del pollice o dell’indice in base a come viene impugnata.
Il piccolo LED bianco posto in prossimità del bottone fisico permette di verificare lo stato di attività della penna ad ogni riaccensione, dato che dopo un certo lasso di tempo questo dispositivo va autonomamente in risparmio energetico.
Considerazioni finali
Ho avuto modo di utilizzare la Surface Pen prima generazione su un Surface 5 ormai qualche anno fa, quindi non posso fare un confronto diretto nel 2020, ma a fronte di una spesa significativa più contenuta penso che questa Renaisser Raphael 520 sia una validissima alternativa.
L’utilizzo è comodo, pratico e non pecca di nessuna funzionalità “reale” a fronte di un netto miglioramento nell’utilizzo di tutti i giorni. Inoltre la comodità del solido fissaggio magnetico permette di averla sempre a portata di mano all’occorrenza, anche in appoggio all’utilizzo con mouse e tastiera.