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Era da qualche tempo che meditavo questo acquisto e finalmente ho avuto modo di acquistare l’access point in questione. Si tratta del modello più economico tra i due disponibili in questa famiglia, composta dall’UAP-AC-M e dal fratello maggiore UAP-AC-M-Pro.

Senza entrare nel dettaglio della scheda tecnica (qui il datasheet), la differenza principale sta – oltre che nelle sembianze estetiche – nella potenza in trasmissione. Il modello in prova arriva a 8.5 W (quindi 2W in più rispetto agli AP Long Range classici) e permette quindi di coprire aree significativamente superiori.

I dati tecnici riportano un valore di copertura massima pari a 183 metri di distanza.

AP-AC-M

La confezione Ubiquiti
Dettaglio del logo Ubiquiti Mesh
Il contenuto della confezione
L'access Point
La porta Ethernet con il tasto reset
Il LED laterale di stato

Confezione, dotazione e materiali

L’access point viene fornito nel classico imballaggio Ubiquiti di cartoncino e contiene il dispositivo, le antenne esterne, il kit di alimentazione PoE e due piastre di fissaggio a palo (con fascette in dotazione), oppure a muro. La piastrina per il montaggio a muro è dotata anche di una pratica livella, molto utile per il posizionamento della stessa.

Il dispositivo è realizzato in plastica ed è descritto come adatto per un utilizzo anche outdoor, pur non avendo una certificazione IP specifica. Tuttavia sono molti gli utenti che lo utilizzano con successo anche pienamente esposto alle intemperie, così come avviene con le videocamere, sempre di Ubiquiti.

In dotazione sono forniti anche viti, tasselli e pratici gommini per sigillare la parte inferiore da cui passa il cavo PoE. Sempre nello sportellino per l’inserimento del cavo è presente il tasto meccanico per il reset. Nella parte laterale è presente un LED di stato di dimensioni generose, il cui colore fornisce indicazioni utili sullo stato dell’antenna.

Configurazione ed interfaccia

Per gestire al meglio le funzionalità di questo access point è bene avere a disposizione un controller UniFi attivo in rete, a cui bastano pochi istanti per rilevare il nuovo terminale ed adottarlo. In pochi clic l’infrastruttura è operativa e le configurazioni del controller vengono distribuite anche sul nuovo AP, la cui gestione è equivalente a quella degli altri dispositivi UniFi di Ubiquiti.

Copertura della rete e utilizzo sul campo

In presenza di un solo access point di questo tipo, non si va a sfruttare la tecnologia mesh, ma si lavora come con un normale AP dual-band. La vera differenza sta nella ampiezza di copertura del segnale che, a parità di posizionamento (rispetto all’altro AP-LR in uso) aumenta di circa 20 metri in tutte le direzioni.

Per dare un’idea qualitativa, a parità di superficie della casa (e naturalmente di giardino e dintorni) questo singolo AP posizionato in facciata (posizionamento legato all’utilizzo per le webcam meteo) copre in modo più che sufficiente tutti i locali ed i dintorni. Con la precedente configurazione, composta da due unità LR poste ai lati estremi dell’abitazione, invece, rimanevano diversi punti con copertura scarsa o addirittura assente.

Un test fatto in campo libero a circa 50m dal punto di installazione ha dato come risultato un valore di segnale pari a -48 dbm, ottimo considerata la distanza. Il segnale del precedente AP-LR spariva a circa 15-18 metri dal medesimo punto di installazione.

Alcuni rilevamenti numerici, lo smartphone ha perso il collegamento superati gli 80 metri in presenza di ostacoli. 

Note Distanza (m) Segnale (dBm)
Diretta con 2 alberi 78 -83
Diretta senza ostacoli 65 -77
Diretta senza ostacoli 40 -62
Precedente punto limite AP-AC-LR 17 -50

 

Qualche considerazione

Questo access point consente, con una spesa di acquisto inferiore ai 100 euro, di realizzare una copertura ad ampio raggio indoor e outdoor, ottimo per tutte quelle installazioni che richiedono ampie aree di copertura, possibilmente in campo aperto (aree verdi, impianti sportivi, sale teatrali etc.) a fronte di un dispositivo PoE di piccole dimensioni e facilmente configurabile.

Nel momento in cui si vadano ad installare più unità di questo tipo, si può anche contare sulla tecnologia Mesh Plug&Play che, in modo trasparente per l’utente, massimizza la copertura e bilancia la gestione del traffico dinamicamente anche in caso di guasti ad uno dei punti di accesso.

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BedoLabs.it di Ing. Lorenzo Bedin - Consulenza IT