Nel panorama delle telecamere per videosorveglianza su rete IP la scelta è praticamente infinita, da prodotti di marchi noti (HikVision, Comelit, Foscam etc.) fino a dispositivi reperibili online e provenienti da fonti assolutamente sconosciute e con specifiche altrettanto vaghe.
Una recente richiesta di realizzazione mi ha dato la possibilità di testare un nuovo prodotto (dopo Ubiquiti, Yi ed SV3C) appartenente a una fascia di prezzo media e con caratteristiche sulla carta decisamente buone: stiamo parlando della Reolink RLC-410W nella nuova versione da 5Mpx in grado quindi di raggiungere la risoluzione di 2560x1440 pixel ed acquistabile su Amazon ad un prezzo di 95 euro.
Un riassunto delle caratteristiche principali (la versione completa è reperibile QUI):
- Risoluzione max: 2560x1440 pixel (in H.264)
- Lente: 4mm da F/2.0
- Angolo di campo: 80°
- IR per visione notturna fino a 30 metri
- FPS massimi: 25
- Microfono incorporato
- Wi-Fi 802.11 a/b/g/n 2 e 5GHz
Confezione, dotazioni e materiali
Il dispositivo arriva in una scatola rettangolare marchiata Reolink, che riporta le caratteristiche principali sul retro e al cui interno troviamo la camera, due antenne, cavo di rete per la prima installazione, cacciavite e brugola per il montaggio, istruzioni e cavo di alimentazione. Il peso è di 465 grammi e la costruzione appare solida e robusta, anche a scapito delle finiture che in un paio di punti risultano più funzionali che belle da vedere.
In ogni caso l’assemblaggio non lascia spazio a giochi o punti apparentemente critici, anche se il sistema di snodi per il puntamento non è facilissimo da approcciare al primo colpo e non è comodissimo per eventuali modifiche una volta installata. Unico vero limite nel montaggio è la posizione delle due antenne, che precludono alcuni posizionamenti per via dell’attacco BNC che va a toccare lo snodo, ed è un aspetto da tenere in considerazione in fase di acquisto.
Connettività, interfaccia e qualità d’immagine
Parliamo di una telecamera wireless che necessita quindi del solo cavo di alimentazione, escluso il cavo di rete necessario al primo avvio. La portata delle antenne è buona, ma naturalmente dipende dall’access point in uso, dal posizionamento e da tutti i tipici fattori che influenzano le connessioni wireless. Nella situazione corrente, con un AP TP-Link WDR-3600 (configurato a 2.4 GHz) posizionato all’interno della casa, siamo riusciti ad allontanarci con fino a circa 6 metri prima di avere problemi di streaming del flusso. Tra AP e camera erano però presenti un muro e diverse piante del giardino.
Il setup è praticamente immediato e si può fare sia tramite client per PC, sia tramite app: il consiglio è di usare quest'ultima perché risulta più rapida e con una interfaccia migliore rispetto a quella del client. Nonostante tutto, alcune funzioni specifiche come le aree di rilevazione movimento, FTP, SMTP, notifiche e utenti lo richiedano. In entrambi i casi l’auto-scan della rete è rapidissimo e ci si può aiutare con la scansione del QR code presente su ognuna delle telecamere.
Naturalmente è possibile consultare il flusso video anche tramite browser, con una interfaccia tutto sommato piacevole. Delle tre possibili (web, client ed app) sicuramente l’app è quella meglio realizzata e più comoda per un accesso rapido ai flussi ma se, come nel nostro caso, l’idea è di realizzare una postazione fissa in casa per il controllo live multi-point, la scelta del client è obbligata.
Parlando di qualità dell’immagine, devo dire che queste Reolink mi hanno stupido. Rispetto ad SV3C la situazione migliora tantissimo e anche le ben più costose UVC di Ubiquiti faticano a tenere il passo. Naturalmente la compressione dei fotogrammi è elevata e la gamma dinamica non particolarmente ampia, ma la risoluzione 2K fa la differenza a livello di dettaglio, pur offrendo un frame-rate massimo che si ferma a 25 FPS, comunque più che sufficienti per avere una visione fluida di quanto accade.
Funzioni aggiuntive e storage
Come accennato in precedenza, la videocamera permette di configurare servizi aggiuntivi come SMTP, notifiche, caricamento FTP automatico, creazione di utenti con differenti livelli di permesso etc. in modo piuttosto semplice e preferibilmente dal PC. Tuttavia il client presenta molti aspetti migliorabili, come la notevole instabilità di connessione con gli endpoint durante l’utilizzo: capita che i riquadri di visualizzazione diventino bianchi o che una delle camere si sganci dal client e vada ri-aggiunta o che le proporzioni della vista a griglia cambino tra una apertura e l’altra. Tutto funziona molto bene invece via Web e da applicazione, dove stupiscono la qualità d’immagine (su OnePlus 3T a schermo intero) e la quantità di opzioni configurabili facilmente, oltre alla grafica molto piacevole.
È disponibile anche il servizio UID, che permette alla camera di essere accessibile via Internet tramite un identificativo univoco ma che personalmente consiglio di disattivare oltre, naturalmente, ad un reset delle password di default di tutte le camere installate.
Il modello in questione dispone inoltre di uno slot Micro-SD nella parte posteriore, fondamentale per memorizzare le registrazioni sia manuali che su movimento. Da client è possibile configurare la registrazione anche in assenza di queste ultime, ma la clip sarà salvata localmente sul dispositivo in uso in quel momento e non accessibile dall’area di playback, risultando quindi piuttosto scomodo in ottica di videosorveglianza continuata. Unico modo per fruire appieno delle registrazioni è dotare ogni camera di SD a bordo e renderla indipendente dal terminale su cui si consultano i flussi.
Considerazioni complessive
Il prezzo di quasi 100 euro non posiziona questo prodotto di Reolink propriamente nella fascia economica (parlando di utilizzo domestico) del mercato, ma è giustificato dalla qualità complessiva e dalle alte prestazioni a livello di flusso video (risoluzione e bitrate). Non eccellente la resa del Wi-Fi che ha mostrato forti perdite di segnale già prima dei dieci metri di distanza, anche riconfigurando le videocamere su un AP Ubiquiti Long Range al posto del TP-Link poi utilizzato.
Nel complesso il rapporto qualità/prezzo è molto alto e rende queste Reolink una scelta interessante per la videosorveglianza in ambienti non solo domestici, pur con la consapevolezza che la connessione senza fili presta il fianco a numerosi possibili problemi sia in fase di installazione sia durante l’utilizzo nel tempo.