Dopo la recensione delle telecamere Ubiquiti UVC-G3 da esterno e della Yi Dome wireless con PTZ, nella recensione di oggi parleremo dei prodotti SV3C. Si tratta di una delle numerose case produttrici con base in Cina e che propone soluzioni di videosorveglianza con buone caratteristiche complessive e prezzo estremamente aggressivo.
In questo panorama piuttosto variegato e affollato, SV3C si presenta con una linea di prodotti completa che comprende camere cablate, wireless, da interno ed esterno e distinte tra quelle che usano codifica H.264 e H.265. Sul sito si possono consultare le specifiche di tutti i modelli, ma nello specifico andremo a parlare della SV-B06W-1080P HX che si posiziona nella fascia medio-alta, offrendo una risoluzione FullHD e connettività sia cablata che wireless. Le specifiche tecniche parlano di:
- Risoluzione: 1920x1080P
- Sensore: 1/3" 2 Megapixel CMOS
- Lenti: 3.6 mm HD Lens
- Video storage: Micro SD interna (Max 128GB)
- Compressione: H.264 con dual stream, AVI format RTSP Compatible
- Illuminazione minima: Colori: 0.1 Lux; B/W: 0.01 Lux
- Alimentazione: DC 12V 1°
- Temp. di esercizio: -20°C - 60°C
Confezione, dotazione e materiali
La camera arriva in una scatola di cartoncino molto semplice, con una dotazione di serie piuttosto completa. Sono presenti infatti il manuale di istruzioni, il kit di tasselli e viti con brugola per le regolazioni dell’inclinazione, un cavo di rete CAT 5e e la classica antenna WiFi con snodo a 90 gradi. Le dimensioni sono contenute, nell’ordine dei 13 cm per quanto riguarda la lunghezza del corpo centrale per una sezione frontale di circa 7x7 cm; da considerare a parte c’è lo snodo con il supporto di fissaggio che è infulcrato nella parte posteriore e regolabile nell’inclinazione con la brugola in dotazione (la lunghezza complessiva è di circa 24cm).
L’impressione generale è di buona qualità, con un corpo realizzato in alluminio verniciato e il cappuccio superiore di plastica nera. Il frontale vede un vetro piuttosto resistente che protegge i 36 LED a infrarossi per la visione notturna. Anche i cablaggi risultano solidi, anche se un po’ corti (circa 40 cm) nell’ottica di fissare la camera in luoghi non facili da raggiungere: in ogni caso, questo modello è certificato IP66 ed è quindi adatto all’utilizzo all’esterno senza protezioni aggiuntive.
Connettività, interfaccia e qualità d’immagine
Questo modello specifico può lavorare sia in modalità cablata, sia in modalità wireless a 2.4 GHz. La casa suggerisce di usare il cavo solo per la prima configurazione tramite app e di passare alla connessione Wi-Fi subito dopo, tuttavia rimane una scelta a discrezione dell’utente, in quando la telecamera lavora senza problemi in entrambi i modi. L’alimentazione è dedicata, tramite cavo in dotazione lungo circa 3 metri, che risulta anche in questo caso non comodissimo se si debba installare il tutto in una zona lontana dalle prese elettriche: si tratta comunque di una alimentazione 12V a 1 A quindi facilmente sostituibile con una unità dotata di cavo più lungo.
La sensibilità dell’antenna è buona e permette di posizionare la telecamera anche a parecchi metri di distanza (il test pratico ha funzionato fino a 15 metri dall’access point) ottenendo comunque immagini chiare e senza interferenze.
Parlando di qualità d’immagine, devo dire che è molto buona ma altrettanto variabile in base alle condizioni di luce. Le condizioni di forte illuminazione (con il riverbero tipico delle giornate estive) o di controluce mettono in crisi il sensore e producono immagini piuttosto impastate con una significativa perdita di dettaglio; allo stesso modo in caso di buona illuminazione (come al mattino o nel tardo pomeriggio) la qualità migliora notevolmente e l'immagine nel complesso risulta ben definita e contrastata. Molto buone invece le prestazioni in modalità notturna. Nei sample seguenti fatti su un paesaggio misto questi limiti si vedono chiaramente, ma stiamo pur sempre parlando di inquadrature molto ampie. Per l'utilizzo a breve raggio (recinzioni, cancelli, vialetti) qualità e definizione sono più che sufficienti. (campioni scattati a piena risoluzione da live view su Browser Chrome)
Il flusso è complessivamente fluido anche in caso di soggetti in movimento usando l'app e iSpy (molto latente utilizzando l'interfaccia Web), anche se il frame rate massimo di ferma a 25 FPS. Dalle impostazioni dell’interfaccia è possibile impostare fino a 6 livelli di qualità, utile in caso si voglia limitare la banda utilizzata o, semplicemente, non sia necessaria la qualità massima.
È possibile utilizzare la camera con diverse modalità: via browser, da app, via client per Windows e collegandola a software opensource come iSpy o simili tramite protocollo RTSP o ONVIF. Le possibilità quindi non mancano, sia da fisso che da mobile, mantenendo nel complesso un’ottima usabilità. Certo la grafica (soprattutto lato Web) dell’interfaccia non è delle più moderne o piacevoli da usare, spesso risulta lacunosa o con comandi non funzionanti, ma stiamo parlando di opzioni aggiuntive che non influiscono sull’utilizzo pratico.
Tra le opzioni più interessanti ci sono sicuramente la possibilità di effettuare upload FTP direttamente in camera e la possibilità di configurare un DNS dinamico sempre direttamente dal firmware, inoltre, è dotata internamente di supporto per schede di memoria microSD fino a 128 GB. Dall'app si possono configurare anche le modalità di rilevamento e avviso su movimento e l'SMTP per le email in uscita.
Aspetti che non convincono
Naturalmente un prodotto di questo tipo, nonostante l’ottimo risultato complessivo, presta il fianco a svariate critiche, soprattutto se paragonato a top di gamma come UVC di Ubiquiti (che costano praticamente il triplo). L’aspetto che maggiormente mi ha colpito – in negativo – è che dall’app è possibile vedere la camera anche in mobilità, senza che sia richiesto alcun tipo di configurazione. Normalmente questa è una funzione molto utile, ma rimane da capire che “giro” faccia il flusso video per passare dalla telecamera all’applicazione in modo diretto e senza nessun tipo di controllo da parte dell’utente. Facendo qualche ricerca si scopre che il protocollo P2P utilizzato (probabilmente) in questo caso sfrutta credenziali locali, accoppiate a un UID univoco a livello globale e unico per ogni camera, ma rimane oscuro il tragitto percorso dai dati.
A seguire c’è sicuramente la necessità di smontare la calotta della camera per inserire la SD che, se da un lato è un buon modo per garantire l’impermeabilità, dall’altro rende l’operazione piuttosto scomoda. Per finire sicuramente su app e interfaccia Web c’è molto da lavorare, ma è anche vero che utilizzando iSpy si può bypassare quasi completamente il firmware e lavorare su un software ben più completo e affidabile.
Il client per PC risulta altrettanto inaffidabile, infatti non compare tra i programmi utilizzabili anche se l’installazione va correttamente a buon fine, risultando di fatto inutilizzabile.
Considerazioni complessive
Ci troviamo di fronte a un prodotto indubbiamente interessante, che unisce buona qualità costruttiva e di immagine, con una dotazione più che sufficiente e un prezzo assolutamente accessibile (link Amazon). Tuttavia lascia a desiderare la gestione software, sia a bordo che lato client, con parecchi margini di miglioramento nel caso si voglia utilizzare direttamente out-of-the-box. La connettività, al netto dei cablaggi tutto sommato non comodissimi da installare, è buona e sicuramente utile è la possibilità di usare sia il canale wireless che quello su cavo.
Rimane invece molto grave, in ottica privacy, il fatto che il flusso sia accessibile via app anche da reti esterne senza che l'utente abbia il controllo su questa configurazione a parte la password di login locale e l'UID della camera stessa.