C’è un elemento dei sistemi operativi estremamente importante, ma che di frequente viene sottovalutato. In alcuni casi se ne ignora addirittura l’esistenza, quantomeno se ne ignora la definizione seppur utilizzandolo: stiamo parlando del menu contestuale.
I sistemi operativi con cui interagiamo ogni giorno, siano essi sui nostri computer o sui nostri smartphone, sono dotati di un elemento funzionale che raggruppa numerose funzioni di uso comune come le operazioni di copia/incolla ad esempio. Questo menu appare all’evenienza e la sua caratteristica è quella di adattarsi alla schermata in cui ci troviamo.
Il motivo per cui si chiama “menu contestuale” nasce proprio dal fatto che il contenuto – o se vogliamo, le funzionalità mostrate – in esso contenute, variano al variare del punto del sistema operativo in cui ci troviamo.
Partiamo da uno dei fraintendimenti più diffusi in assoluto, ovvero la distinzione tra Internet, il Web, Google ed il concetto di browser e motore di ricerca. Internet è l’infrastruttura mista di hardware e software diffusa in tutto il mondo, che permette “fisicamente” a tutti noi di interconnetterci tramite una piattaforma comune e diffusa praticamente ovunque. Internet è composta da enormi server-farm (siti in cui vengono installati e mantenuti i server), altrettanto enormi centri di collegamento di rete in fibra ottica, lunghissimi cavi sottomarini che attraversano gli oceani e anche dal piccolo e apparentemente innocuo modem di casa, con tutte quelle lucine sospettosamente lampeggianti.
Sopra ad Internet è stato creato il World Wide Web, che normalmente viene chiamato Web e basta e che dà un significato a quel prefisso “www” onnipresente quando si parla di “cose” online, da Facebook al sito delle ricette senza glutine. Ufficialmente il WWW nasce il 6 agosto del 1991, ad opera di Tim Berners Lee, nonostante l’idea iniziale sia nata al CERN un paio di anni prima ad opera di alcuni scienziati italiani che sfruttavano le linee telefoniche per scambiarsi informazioni testuali.