Una delle periferiche in assoluto più conosciute dagli utenti è indubbiamente la stampante. Fin dalla nascita dei primi computer, l’esistenza di un dispositivo che fosse in grado di portare su carta le informazioni presenti nel calcolatore ha accompagnato l’evoluzione del mondo dell’informatica.
A distanza di svariati decenni, la stampante continua a ricoprire sostanzialmente lo stesso ruolo di quanto è nata. Seppur – naturalmente – dotata di una tecnologia di bordo più evoluta, soprattutto a livello di interfaccia: interfacce touch a colori, connettività di rete sia fisica sia wireless, possibilità di stampa dallo smartphone etc.
Le stampanti si possono suddividere sostanzialmente in due categorie, in base al tipo di attività che sono in grado di svolgere. Di base troviamo le stampanti che – anche se sembra banale – stampano e basta, seppur su diversi formati di carta (A4, A5, busta etc) in modalità bianco/nero, oppure a colori.
Esistono decine di fattori che caratterizzano le stampanti “semplici” a partire da un parametro ovvio come la velocità di stampa al minuto, oppure dal fatto che la stampante sia wireless o necessiti di un collegamento fisico al PC, per finire con la durata delle singole cartucce e la capienza del vassoio della carta. In fase di acquisto è importante valutare questi parametri di base, che vanno a migliorare man mano che il prezzo di acquisto sale.
Le stampanti per uso domestico sono in grado di gestire al massimo la dimensione A4, ovvero quella dei classici fogli e più diffusi in assoluto. È comunque possibile stampare anche su formati più piccoli, ma solo a seguito di una apposita configurazione da parte del computer. Esistono anche stampanti per formati superiori, anche se nell’uso domestico difficilmente si supera il formato A3.
Le stampanti per formati superiori a quest’ultimo, sono più correttamente chiamati plotter e possono stampare su fogli di grandi dimensioni, ad esempio per uso grafico, pubblicitario o di progettazione edile ed architettonica.
Così come nel caso delle periferiche audio trattate in precedenza – dove abbiamo visto come esistano le casse per ascoltare la musica in uscita dal pc e i microfoni per mandare la nostra voce verso il computer – anche nel caso di testi e immagini abbiamo un rapporto bidirezionale. Le stampanti sono l’equivalente delle nostre casse, mentre l’oggetto che si occupa di mandare immagini verso il calcolatore è lo scanner.
Lo scanner si occupa acquisire testi, fotografie o qualsiasi altro contenuto presente su carta e digitalizzarlo per renderlo visibile e utilizzabile sul computer (tramite software di grafica, di modifica dei testi, di ritocco fotografico etc.). Ricopre a tutti gli effetti un ruolo duale a quello della stampante e anche in questo caso può gestire formati di carta di diverso tipo: quelli domestici lavorano sul classico A4, mentre per usi più specifici si può salire a dimensioni maggiori.
Lo scanner ha bisogno di “scorrere” il documento e leggerlo, quindi sono stati sviluppati due approcci che differiscono per l’ingombro richiesto. Il primo è la lettura da un piano trasparente, dove l’utente stende il foglio, chiude il coperchio e aspetta che la lampada dello scanner faccia il suo lavoro. Il secondo è più compatto e prevede che la lampada sia ferma, mentre è il foglio che viene fatto scorrere tramite dei rulli. Con questo sistema – chiamato “ad alimentatore” – è anche possibile scansionare grandi quantità di fogli in sequenza, senza doverli appoggiare uno ad uno sopra il piano di lettura.
Ad un certo punto nell’evoluzione tecnologica, i produttori di stampanti e scanner hanno pensato bene di unificare le funzioni tipiche di entrambi i dispositivi in un unico oggetto chiamato comunemente “stampante multifunzione”.
La maggior parte delle stampanti offerte dai produttori al grande pubblico sono ormai di questo tipo. Integrano in un unico oggetto sia le funzioni di stampa sia quelle di scansione, anche se ogni produttore percorre strade parzialmente diverse tra loro. Già nella fascia di prezzo bassa si trovano modelli che dispongono del modulo di stampa e addirittura di entrambi gli scanner, sia quello piano sia quello ad alimentatore.
Come accennato all’inizio, questi dispositivi possono essere collegati al computer in diversi modi che spesso vengono installati tutti direttamente a bordo e che non sono necessariamente esclusivi tra di loro. Il più classico è il collegamento tramite cavo USB, che viene fornito in dotazione e prevede che stampante e computer siano sufficientemente vicini da poter essere fisicamente connessi. È un sistema semplice ed estremamente affidabile in quanto la connessione è diretta e virtualmente priva di interruzioni.
Tuttavia pare evidente che non sempre sia possibile avere il PC vicino alla stampante, e dover collegare e scollegare ogni volta il tutto rimane piuttosto scomodo. Sono nate quindi le stampanti con connessione di rete, sia cablata sia wireless senza fili. Nel primo caso la multifunzione deve essere collegata tramite un cavo, ma non al singolo computer bensì alla rete di casa/ufficio: in questo modo tutti i computer collegati alla stessa rete possono vederla ed utilizzarla, anche se lontani fisicamente.