Che si tratti di computer, smartphone o qualsivoglia dispositivo elettronico, la memoria è un fattore che impatta in modo sostanziale sia sulla scelta iniziale, sia sulle prestazioni e durata nel tempo.
La “memoria” è uno dei fattori indicati sulle targhette degli scaffali nei reparti di elettronica dei centri commerciali, oltre ad essere un fattore più o meno pubblicizzato dai produttori al punto che il prezzo stesso dei dispositivi varia in modo anche consistente, al variare di tale caratteristica.
Il punto è che nel mondo dell’informatica e dell’elettronica esistono diversi tipi di memoria, per prestazioni, capacità e tecnologia di realizzazione. Restringendo il campo al primo caso (PC, Smartphone, dispositivi indossabili etc.) ne esistono fondamentalmente due: memoria di storage e memoria RAM. Spingendosi più nel tecnico esistono anche le memorie cache, ma non è questa la sede in cui trattarne.
Queste due entità adempiono a ruoli molto diversi. La memoria di storage è quella parte di memoria che si occupa di immagazzinare le informazioni in modo persistente nel tempo, anche quando il dispositivo viene spento. Fisicamente si tratta di una “mattonella” all’interno del computer/smartphone in grado di salvare e poi rendere disponibili le informazioni in modo indipendente dal resto dell’hardware; infatti nel caso dei computer è possibile estrarre questo componente – noto come Hard Disk – ed accedere comunque ai dati.
L’hard disk può essere realizzato con diversi tipi di tecnologie e in base a questi è in grado di fornire prestazioni e capienze più o meno elevate. Nei moderni computer si opera con tagli di memoria da diverse centinaia di Gigabyte ad alcuni Terabyte (un Terabyte sono 1000 Gigabyte), mentre nel mondo degli smartphone si trovano capienze comprese tra i 64 e i 256 Gigabyte.
Per dare un paio di riferimenti pratici, un moderno iPhone top di gamma ha una capienza di 256 GB, a fronte di computer di fascia bassa che ne presentano solo 128.
"La capienza di questo componente influisce sulla capacità di memorizzare i nostri dati, siano essi fotografie, video, documenti, chat di Whatsapp etc."
Senza perdersi nel tecnico, esistono ad oggi due diverse tecnologie per la realizzazione degli hard disk per i computer (questa digressione NON vale per il mondo smartphone/tablet), la cui differenza non risiede tanto nella capienza quando nella velocità e nelle performance. I dischi HDD sono quelli classici e funzionano sostanzialmente con un giradischi molto piccolo, con uno o più piatti rotanti su cui una testina magnetica legge e scrive informazioni. Esistono poi i moderni dischi SSD, che al posto dei piatti rotanti trovano piccoli chip di memoria estremamente veloce e non prevedono alcun componente in rotazione o movimento.
I dischi SSD presentano prestazioni enormemente maggiori rispetto a quelli HDD, a fronte di capienze – ad oggi – inferiori, anche se il limite si sta inesorabilmente assottigliando. Nella scelta di un nuovo PC è quindi fondamentale conoscere questa differenza ed essere consapevoli dei vantaggi in termini prestazionali delle unità SSD. Un disco veloce si tramuta in una esperienza di utilizzo infinitamente migliore per l’utente.
Esiste poi un altro parametro su cui valutare il dispositivo che abbiamo davanti, ovvero la memoria RAM. Fisicamente si tratta – anche in questo caso – di piccoli chip di memoria con capienza variabile, in grado di ospitare le informazioni necessarie al computer/smartphone per funzionare quando è acceso. Una delle caratteristiche chiave della RAM è proprio il suo essere volatile: questa memoria si svuota completamente ad ogni spegnimento o riavvio del dispositivo.
Quando il nostro computer o telefono è acceso, la RAM lavora in sinergia con l’hard disk per far funzionare il sistema operativo, ovvero l’interfaccia con cui noi utenti interagiamo con mouse, tastiera o polpastrelli.
"I dati vengono costantemente scambiati tra RAM e HDD in modo automatico e velocissimo."
Ancor più dell’hard disk, la memoria RAM influisce sulle prestazioni dell’intero sistema, in quanto è proprio al suo interno che risiedono tutte le informazioni necessarie per farlo funzionare. Più è capiente la memoria RAM e più “spazio” c’è per consentire al sistema di svolgere le operazioni che l’utente chiede, siano esse lo scorrimento della bacheca di un social network, la consultazione di un file di testo o la riproduzione di un video.
Abbiamo detto poco fa che i dischi SSD sono enormemente più veloci rispetto ai più datati dischi HDD meccanici – i piccoli giradischi, per intenderci – ma è importante sapere che le memorie RAM sono a loro volta molto più veloci degli SSD. Risulta quindi abbastanza intuitivo capire come mai non basti avere unità di storage capienti e veloci, ma affiancarle con chip di memoria RAM a loro volta capienti e veloci.
Avere tanta memoria RAM veloce significa – in pratica – poter chiedere al dispositivo di effettuare tante operazioni, tutte insieme e rapidamente. In questo contesto una buona memoria di storage aiuta a mantenere prestazioni complessivamente elevate, insieme ad una capienza sufficiente per conservare tutte le nostre fotografie delle vacanze.